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| Maggiore tutela del patrimonio del debitore con il "nuovo" Concordato Preventivo.
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Con la legge n.134 del 07 agosto 2012 è stata riformata profondamente la legge fallimentare e sono state stabilite nuove regole per l'istituto del concordato preventivo, con l'obiettivo di salvaguardare maggiormente il patrimonio aziendale dell'impresa in crisi.
La semplice presentazione della domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo con allegati i bilanci degli ultimi tre esercizi, consente all'imprenditore in difficoltà di poter usufruire anticipatamente dei principali strumenti di protezione del patrimonio societario previsti dalla legge, come ad esempio il blocco delle azioni esecutive e cautelari, oltre all'inefficacia delle ipoteche giudiziali iscritte nei 90 giorni antecedenti la presentazione del ricorso.
Grazie all'introduzione di questi nuovi strumenti di tutela del debitore, si è verificato un notevole incremento della presentazione delle domande di concordato preventivo che attualmente sta causando non poche difficoltà ai Tribunali incaricati di gestire le varie procedure.
La maggior tutela patrimoniale offerta del c.d. "preconcordato" – ancorchè giusta – obbliga di fatto tutti i creditori a dover affrontare ostacoli e difficoltà sempre maggiori qualora si trovino nella necessità di dover recuperare i propri crediti insoluti.
E' proprio in questi momenti di grave crisi economica, che è necessario mettere in atto una mirata strategia di tutela preventiva del credito, in modo da poter fronteggiare con tempestività ed efficacia ogni eventuale sintomo di insolvenza non appena venga a manifestarsi: "PREVENIRE E' SEMPRE MEGLIO CHE CURARE"
I servizi di prevenzione del credito forniscono informazioni approfondite sulla complessiva situazione economico, patrimoniale e finanziaria di un'impresa, dando la possibilità di conoscerne preventivamente il reale stato di solvibilità aziendale con conseguente valutazione dell'indice di affidabilità creditizia.
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